I preparativi di un sogno
Se volessimo raccontare un’avventura in tutti i suoi più reconditi particolari, bisognerebbe iniziare dai preliminari alla stessa. Questi non sono affatto trascurabili, visto che senza averli esplicati tutti, il “gioco” non potrà mai avere inizio.
Giornate intere trascorse tra questure, dogane, uffici vari sempre stracolmi di gente, fotografi per i documenti che non pensavi avresti mai fatto, negozi quasi mai attrezzati per il tuo scopo; senza considerare le liste infinite delle tasse varie da pagare, le interminabili file all’ufficio postale, le torture subite per iniettare tutti i vaccini necessari e le mille prenotazioni da effettuare per raggiungere i posti prestabiliti ed il sospirato soggiorno.
Cosa spingerà mai un uomo ad affrontare un così “estremo” sacrificio? Basta la coscienza di un viaggio incantevole che ti segnerà a vita?
Molta gente mi ha preso per pazzo durante questi giorni di preparazione. Disperatamente hanno cercato di dissuadermi dal progetto, magari impauriti dal fatto che vengo fuori dalle porte dell’inferno, dopo un infarto avuto soltanto mesi fa.
E come frammenti di un sogno, tutto si ricompone in un unico foglio con le ultime cose da non dimenticare.
Completerò il programma vaccinale soltanto un paio di giorni prima della partenza, nel frattempo mi rimangono alcuni giorni per dedicarmi un po’ ad un attimo di riflessione… e sono di nuovo qui a scrivervi di me.
Durante questi giorni, la frequenza multirazziale degli uffici frequentati, mi ha già quasi proiettato verso nuovi mondi. La mia presenza sul web mi ha visto spaziare in lungo e in largo per tutto il Sud America, come se avessi le ali o come se ogni mio desiderio di conoscenza potesse essere con estrema facilità accontentato ed approfondito; potrei dire di esserci già stato… mi manca soltanto il meraviglioso incanto della realtà.